/ 8 INIZIATIVE RADICALI PER LA DEMOCRAZIA
E CONTRO LA DISCRIMINAZIONE
/* far imparare una lingua anche agli inglesi*
Segnalaci subito la disponibilità ad intervenire presso la tua scuola,
la tua Università, la scuola dei tuoi figli !
Scrivici all'indirizzo: [log in to unmask]
<mailto:[log in to unmask]>
Ti manderemo il dettaglio dei progetti e delle iniziative proponibili
e dei quali trovi una sintesi in calce a questo messaggio.
Quanto ci costa la tassa "inglese"? Mentre noi o i nostri figli veniamo
costretti ad apprendere l'inglese (i bambini italiani ora già dalla
prima elementare), gli anglofoni (i quali non hanno alcun obbligo
d'apprendimento di lingue straniere e, difatti, nessuna ne apprendono)
cosa pensi che facciano?
Si divertono? Giocano? Approfondiscono materie tecniche? Di fatto
stiamo permettendo una grave discriminazione! Tanto più grave quanto più
si pensa agli enormi vantaggi e passaggi di risorse che noi Paesi non
anglofoni concediamo a quelli di madrelingua inglese:
1. si concede ai cittadini dei paesi anglofoni un mercato notevole in
termini di materiale pedagogico, di corsi di lingua, di traduzione
e interpretazione verso l'inglese, di competenza linguistica nella
redazione e la revisione di testi, eccetera;
2. i madrelingua inglese non devono mai investire tempo o danaro per
tradurre i messaggi che trasmettono o desiderano comprendere;
3. i madrelingua inglese non hanno un reale bisogno d'imparare altre
lingue e ciò si traduce, per i paesi anglofoni, in un risparmio
enorme, a cominciare dalle spese d'istruzione. L'economista
svizzero Grin stima che il fatto che siano gli altri ad apprendere
la lingua inglese fa risparmiare al solo sistema della pubblica
istruzione americano intorno ai 16 miliardi di dollari all'anno;
4. tutte le risorse finanziarie e temporali che non vengono dedicate
all'apprendimento delle lingue straniere, possono essere investite
nello sviluppo, nella ricerca e nell'insegnamento/apprendimento di
altre discipline;
5. anche se i non-anglofoni compiono un considerevole sforzo per
imparare l'inglese, non riescono mai, salvo eccezioni, ad avere un
grado tale di padronanza che possa loro garantire l'uguaglianza di
fronte ai madrelingua:* */*a*/*) *uguaglianza nella comprensione,
*/b)/* uguaglianza nei casi di presa di parola in un dibattito
pubblico, / *c)* /l'uguaglianza nelle negoziazioni e nei conflitti.
6. A ciò va aggiunta la discriminazione che già ora si è venuta a
creare nelle assunzioni, tra cittadini europei anglofoni dalla
nascita e non. Infatti sono centinaia e centinaia gli annunci
economici che, a livello europeo, offrono lavoro con il requisito
/English mother tongue/ (di madre lingua inglese) o /English
native speakers/ (di lingua inglese dalla nascita). Con la
conseguenza che cittadini europei pur con un'ottima conoscenza
dell'inglese vengono discriminati e non possono essere assunti.
Ciò accade persino da parte di organismi europei finanziati in
tutto o in parte dalla Commissione europea e/o imprese private che
hanno rapporti di lavoro con la stessa.
ALLORA fatti promotore di una o piu' delle seguenti iniziative:
*
assemblee studentesche, con titolo "Inglese da moda a dominio. A
rischio democrazia e vita delle lingue" che avranno l'obiettivo di
coinvolgere docenti e studenti nelle problematiche discendenti
dalla obbligatorietà dell'inglese nelle scuole. E' previsto che
all'inizio di tali assemblee venga proiettato il cortometraggio
"In tram" del regista Filippo Soldi che affronta il tema
dell'imposizione europea dell'inglese/:/
*
far attivare nelle Università l'insegnamento di "Economia
linguistica", oggi inesistente in tutti i Paesi dell'Unione e
importanti per studiare e far prendere coscienza delle gravissime
conseguenze economiche risultanti dal consolidamento del dominio
anglofono sugli altri popoli europei.
*
far realizzare corsi di "Educazione alla mondialità e alla
comunicazione interculturale paritarie" quale attività di
educazione civica nell'ora di attività alternativa
all'insegnamento della Religione cattolica
*
coordinare scuole italiane partecipanti con altre scuole del mondo
attraverso il Progetto e-Fundapax 2004 che l'associazione radicale
"Esperanto" sta realizzando nel quadro nel quadro dell'iniziativa
B@bel <mailto:B@bel> dell'UNESCO
*
nell'ambito delle ore extracurriculari far approvare e realizzare
il progetto "Quale intercultura? Esperienze e pratiche
alternative attraverso l'uso della Lingua Internazionale.
mentre le tre ultime iniziative impegneranno direttamente il Ministero
dell'Istruzione con la proposta di realizzazione di due progetti
riguardanti una sperimentazione europea e la formazione degli insegnanti
di Lingua Internazionale che, nell'intenzione dei proponenti, dovrebbe
divenire materia curriculare quale "lingua ausiliaria di ambito
comunitario" e insegnata quale seconda lingua straniera e, infine, con
una proposta di Protocollo d'intesa per la democrazia linguistica.
Per aggiornamenti e ulteriori informazioni il nostro sito di riferimento
è www.linguainternazionale.it <http://www.linguainternazionale.it>
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* Associazione radicale "Esperanto"
* Associazione costituente il Partito radicale transnazionale
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